(Posto di Assistenza Socio Sanitaria)
In questi anni l’Associazione di volontari “Roma Aurelio”, che opera nell’ambito del sociale sotto l’egida della Protezione Civile è cresciuta ed ha potenziato le proprie capacità di risposta e di operatività di intervento adeguando la propria organizzazione secondo una struttura sempre più articolata e specializzata.
L’Associazione, nel corso degli anni di presenza sullo scenario nazionale, ha messo in atto tutte le sue potenzialità nell’affrontare e risolvere le emergenze che si sono presentate avvalendosi di risorse umane e tecnologiche per affrontare situazioni basate su progetti sempre più capillari e rispondenti alle esigenze in continuo mutamento nella sfera di nostra competenza, mettendo in campo professionisti e volontari qualificati.
Il primo agosto 2015 questa Associazione, la prima a livello regionale, ha realizzato il progetto del Posto di Assistenza Socio Sanitaria (PASS) per la Colonna Mobile della Regione Lazio, presentandola al Dipartimento di Protezione Civile e alla Regione Lazio.
Il PASS, allestito nella fase di post emergenza, opera in sinergia con il servizio sanitario locale per l’erogazione dell’assistenza medica di base e specialistica, per l’assistenza infermieristica e per quella psicologica.
Nel suo complesso è una struttura mobile campale totalmente autonoma, composta di moduli attivabili singolarmente in base alle esigenze ed al numero delle persone da assistere; è trasportabile ed installabile, in tempi brevi, presso i campi di accoglienza della popolazione colpita dall’evento. Adibita ad uso ambulatorio medico-infermieristico, facilmente identificabile, dotata di linea telefonica in rete con le strutture sanitarie locali ed in particolare con la centrale 118, eroga assistenza sanitaria di base per tutto il tempo necessario al ripristino delle strutture locali danneggiate e fino allo sgombero dei campi. La nostra Associazione, che si distingue nell’ambito del Volontariato della Protezione Civile Nazionale per la costante ed assidua partecipazione ed operatività a fonte di eventi critici che si ripercuotono sui cittadini è fortemente coinvolta nel progetto descritto e dispone di competenze ed esperienze derivate sia dalla gestione del precedente Posto Medico Avanzato (PMA) che dalla sua evoluzione in PASS.
Il Posto di Assistenza Socio Sanitaria.
Nell’ambito delle competenze a carico della Protezione Civile era stata realizzata in un recente passato una struttura campale in grado di essere approntata in breve tempo allo scopo di far fronte alle esigenze di prima assistenza sanitaria a fronte di catastrofi di qualsiasi natura con immediata fruizione della popolazione colpita. Questa infrastruttura, supportata da personale qualificato, quali infermieri e medici, del volontariato della Protezione Civile, prese il nome di PMA, ovvero Posto Medico Avanzato.
L’evoluzione del PMA, che presentava comunque un campo di intervento limitato, si basa sulla reale riorganizzazione dei servizi socio sanitari nell’ottica di rendere dinamica la precedente struttura migliorandone sensibilmente le azioni di supporto per far fronte ai soccorsi sanitari nelle catastrofi e nelle situazioni di emergenza rilevanti. Tale obiettivo è stato raggiunto definendo e sviluppando le linee guida di un vero progetto a livello nazionale che coinvolge le risorse competenti per definirne sia la fattibilità che i relativi rischi a seconda della specifica competenza ed operatività. Nasce così il nuovo PASS, ovvero il Posto di Assistenza Socio Sanitaria che rappresenta il fulcro di base di una struttura medica ambulatoriale mobile da utilizzare nell’ambito di un campo di accoglienza di emergenza allestito a fronte di emergenze di grandi dimensioni.
Il PASS, suddiviso in Unità logistiche (Unità medico-infermieristica, Unità Psicologica, Unità Farmaceutica, di altre Unità in fase di implementazione e di Corpi specifici cooperanti) dotate di idonee risorse e strumentazioni che rappresentano lo scenario di cooperazione per una pronta operatività, è organizzato dunque su diverse aree di specializzazione in funzione della tipologia di intervento e della natura di prestazione da erogare, con riferimento specifico alle esigenze della popolazione in difficoltà nell’ambito di un soccorso di emergenza. La reattività globale della Protezione Civile, che agisce comunque in accordo con le istituzioni sanitarie di emergenza nazionali, assume così un’importanza di gran lunga superiore rispetto a quella statica precedente, in quanto viene gestita sia la fase di primo intervento sulla base di strutture disponibili che la valutazione immediata sul campo e l’avviamento al “triage” successivo, ovvero la mobilitazione straordinaria, per guadagnare tempo prezioso, delle ambulanze e del personale addetto per il trasferimento negli ospedali secondo un criterio basato sulla preparazione all’accoglienza di un numero improvviso ed elevato di pazienti da parte di strutture sanitarie idonee, presenti staticamente sul territorio, in funzione della peculiarità della tipologia degli interventi.